Quartomoro

Quartomoro

Quartomoro di Sardegna nasce ufficialmente nel 2011 come cantina didattica, in primis per il suo fondatore Piero Cella, enologo con importante esperienza e conoscenza del territorio vitivinicolo della Sardegna. L’azienda ha una gestione familiare, e nei suoi progetti, Piero è sempre stato affiancato dalla moglie Luciana Baso e ultimamente dal giovane figlio, Alberto. Le vigne presentano caratteristiche differenti, data la diversità del terreno di appartenenza: ad es. le vigne impiantate a Vermentino, si trovano nei dintorni di Marrubiu (OR), ai piedi del Monte Arci e affacciate sul Golfo di Oristano, e presentano un terreno di medio impasto, tendente al sabbioso, con disfacimento di ossidiana, importante minerale di origine vulcanica che conferisce ai vini caratteristiche molto interessanti. Nella stessa zona è impiantato il Bovale: in una parcella di quarant’anni circa e in un’altra ancora più vecchia, più di ottanta anni, in un terreno sabbioso che permette l’allevamento ad alberello su piede franco. Questa zona, denominata Arborea-Terralbese, è la più ricca e vocata per questo vitigno che si vuole valorizzare poiché di grande spessore organolettico, ma anche culturale e sociale. L’auspicio è produrre vini-espressione della terra sarda, lavorando al meglio, con il minimo intervento in vigna e in cantina, nel rispetto dei processi naturali. La Quartomoro di Sardegna porta avanti una sperimentazione sullo spumante metodo classico, utilizzando esclusivamente uve Vermentino, ricevendo interessanti conferme a livello nazionale e internazionale. Il progetto “Orriu” offre vini improntati sull’espressione aromatica dei vitigni provenienti dalle vigne giovani. Cuore pulsante dell’azienda è il progetto chiamato “Memorie di Vite”, che riguarda la vinificazione in purezza di vari vitigni tradizionali sardi, tra i più noti come il Vermentino, il Cannonau, il Bovale e meno noti come il Muristellu, il Cagnulari, il Nuragus… in ogni caso tutte le uve provengono dalle vigne molto vecchie, selezionate nelle zone più vocate del territorio sardo, per territorio e per tradizione, a seconda del vitigno di riferimento. Soprattutto, grazie al progetto Memorie di Vite, l’azienda ha intrapreso collaborazioni interessanti e nel 2016 è entrata a far parte della Banca del Vino di Pollenzo (CN). La promozione dei prodotti viene fatta preferibilmente tramite eventi e manifestazioni culturali, che permettano di incontrare un pubblico di estimatori e consumatori, sensibili al nostro lavoro e alle nostre particolari proposte. Il nostro operato si fonda su una grande passione, non solo per il prodotto-vino, ma anche su principi di sostenibilità economica, ambientale e sociale e, soprattutto, per la nostra cultura e tradizione sarda, per cui costante obiettivo è trasmettere insieme ai nostri vini, il nostro territorio, l’intera Sardegna.